Il priorato dell'albero delle arance
Romanzo di Samantha Shannon
La trama del libro è complessa e si divide fin dalla prima pagina in due: le vicende d'occidente e quelle d'oriente che però verso la fine della storia si uniranno in una guerra unica contro la minaccia di entrambe le terre: la guerra contro il Senza Nome, un enorme drago rosso sputafuoco che molto tempo prima ha tentato di dominare il mondo servendosi di draghi che diffondevano la cosiddetta "peste draconica".
A ovest, nel regno di Virtudom, troviamo un regno molto simile alla nostra realtà in cui la storia ruota attorno alla figura della regina, Sabram della casa di Berethnet. La tradizione dell'ovest vuole che finché una Berethnet siederà sul trono, il Senza Nome non potrà tornare. Purtroppo, però, Sabram è nubile e non in grado di fornire un'erede alla propria discendenza, come farà l'ovest senza una nuova regina a tenere il drago addormentato?
A est, invece, troviamo un'ambientazione radicalmente opposta, molto più vicina ai popoli asiatici come Giappone e Cina in cui gli dei sono i draghi d'acqua, ritenuti coloro che hanno sconfitto il Senza Nome. È proprio questa vicinanza al mondo dei draghi che ha separato e mantiene separati i due regni.
Le due vere protagoniste sono Tané in Oriente, una giovane ragazza il cui sogno è entrare nell'accademia per diventare un cavaliere di draghi e Ead Duryan a Ovest, una giovane membro di un ordine segreto di incantatori che si occupa dell'uccisione dei draghi e degli altri servitori del Senza Nome e che è stata inviata in missione per proteggere la vita della regina, nel caso la credenza locale sia vera e la sua vita corrisponda veramente alla chiave per la pace.
La narrazione, come si può facilmente intuire da questa breve descrizione, è tutta al femminile caratterizzando così anche le relazioni, per la maggior parte omosessuali tra i personaggi.
Il personaggio sicuramente chiave e di maggiore interesse del libro è Ead che ci guida in una continua scoperta della regina, del castello, ma anche di sé stessa e delle tradizioni conservative dell'ovest.
Il Senza Nome tornerà davvero o la presenza di Sabram sul trono sarà sufficiente a tenerlo dormiente?

