Bel Ami
"Duroy aveva la parola facile ma banale, possedeva un certo fascino nella voce, molta grazia nello sguardo e un'irresistibile forza di seduzione nei baffi"
Guy de Maupassant fu allievo di Flaubert e imparò dal maestro a descrivere gli aspetti più grotteschi della borghesia francese della seconda metà del XIX secolo.
"Bel Ami" è ambientato interamente in Francia e per la maggior parte a Parigi, culla della borghesia francese.
Il protagonista, Georges Duroy, è un giovane senza arte né parte, l'unica cosa che non gli manca è l'iniziativa. Georges sogna di entrare a far parte della borghesia, di avere una buona rendita e di sposare una moglie bella e danarosa, peccato che egli sia di origini umilissime e che nella vita abbia fatto solo il soldato in una campagna francese in Algeria e non sappia fare nient'altro. Rientrato dall'estero si stabilisce a Parigi, dove lavora per pochi franchi al mese per la Ferrovia. Fortunatamente, una sera a passeggio incontra un vecchio compagno d'armi, Mr Forestier. L'amico, che nel mentre ha fatto carriera nel giornalismo, lo introdurrà al giornale "La Vie Française" e alle sue conoscenze. Con questo incontro il viaggio di Georges nella vita altolocata parigina ha inizio!
"Si sentiva nelle membra di un vigore sovrumano, nell'animo una risolutezza a prova di bomba e una sconfinata speranza"
Georges comincia a capire che per fare carriera ci sono due modi: uno lento e faticoso fatto di tentativi e di pochi risultati e uno più rapido fatto di inganni, sotterfugi e tradimenti. La via più dura non fa al caso del nostro protagonista che sceglie, invece, di tuffarsi in una vita di bugie e tranelli. Scopre ben presto di avere un grande ascendente sulle donne e che sono queste ultime ad avere la chiave per il vero successo; comincia quindi ad usarle.
Il personaggio di Georges cambia profondamente all'interno del libro e Guy de Maupassant ha la capacità di trascinare il lettore nella spirale discendente che Georges imbocca. Seguiamo il personaggio in questo cammino verso la degradazione morale, un po' come Wilde fa con Dorian Gray ne "Il ritratto di Dorian Gray".
Pare che Georges sia sempre più vicino alla felicità, che arrivi a sfiorarla con le dita man mano che assume potere e titoli, ma la realtà è che Georges è un personaggio infelice, che non trova pace e che non capisce cosa realmente vuole.
Un altro personaggio molto importante e particolare del romanzo è Clotilde de Marelle, l'unica vera amante di Georges. Clotilde esce dallo stereotipo della donna borghese parigina. Il suo carattere è sfrontato e senza limiti, non conosce taboo e non conosce vergogna. La signora de Marelle è affascinata dalla vita del popolo, dai balli e dalle locande. Sarà lei ad affiancare Georges in tutta la sua marcia al potere e alla notorietà.
Insomma, questo romanzo racconta il lato oscuro della Parigi borghese dell'epoca.
Cosa c'è veramente dietro la fama, il potere e la ricchezza?